(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 10 mag – “Il conflitto russo-ucraino, la crisi energetica e i rincari delle commodity stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese. Ad aprile, in media, il prezzo del gas è stato 7 volte quello di dicembre 2019. E’ essenziale mettere in campo misure strutturali e strumenti appropriati di sostegno per assicurare la tenuta del tessuto produttivo”.

Lo ha detto a Bologna Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per Credito, Finanza e Fisco.

“Torno a ribadire – ha proseguito – la necessità di dar seguito alle proposte che Confindustria ha avanzato in merito all’adozione di un tetto europeo o nazionale al prezzo del gas. Senza dimenticare quelle volte ad aumentare l’estrazione domestica di gas, la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e la diversificazione delle importazioni così da accrescere l’indipendenza energetica. Gli incentivi fiscali, se correttamente congegnati, giocheranno un ruolo decisivo. Serve un credito d’imposta sulle installazioni di impianti fotovoltaici da parte delle imprese. Questa misura darebbe un forte impulso alla transizione energetica attraverso il coinvolgimento degli immobili industriali, ridurrebbe i rischi di una marcata dipendenza dall’estero, evitando nuovo consumo di suolo. Per le imprese, lo strumento potrebbe ridurre in maniera incisiva l’arco temporale di rientro degli investimenti effettuati, sia in caso di autoconsumo, sia nell’ipotesi di immissione dell’energia prodotta in rete’.