(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 18 mag – “Il drammatico conflitto russo-ucraino ha generato una crisi geopolitica i cui effetti sono ben visibili. E’ necessario che le politiche che spingono verso la transizione sostenibile siano ben calibrate e si evitino accelerazioni che, in questo momento, rischierebbero di indebolire il sistema produttivo piuttosto che rafforzarlo. Ci vuole il giusto tempo per garantire la migliore allocazione possibile delle risorse, senza sprechi. Occorre assicurare alle imprese la necessaria finanza di transizione”. Lo dice Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per Credito, Fisco e Finanza durante un convegno organizzato dal CreaRes in collaborazione con Intesa Sanpaolo. “Prime stime riportano che la transizione costera’ 650 miliardi di investimenti aggiuntivi nel prossimo decennio. Una parte di queste risorse arrivera’ dal Pnrr – con quasi 70 miliardi destinati al capitolo della rivoluzione green – e una restante parte dovra’ provenire dal settore finanziario e in particolare dalle banche. Un credito d’imposta sulle installazioni di impianti fotovoltaici da parte delle imprese, in sinergia con altri strumenti non fiscali di incentivo alle fonti rinnovabili, possono avere un ruolo di rilievo nella sfida della transizione sostenibile, riducendo i rischi di una marcata dipendenza dall’estero ed evitando nuovo consumo di suolo”, ha aggiunto.